Dopo il periodo di sospensione dei contributi Inps artigiani e commercianti in scadenza nell’emergenza Covid-19, si avvicina la data di pagamento del 16 settembre 2020. © 2021 Commercialista Telematico | Software fiscali, ebook, formulari e videoconferenze accreditate - Tutti i diritti riservati. I contributi sospesi possono essere versati con un numero di rate triplo rispetto ai mesi di sospensione. In questo articolo analizziamo la posizione dell'INPS sulla sospensione delle scadenze contributive, anche di artigiani e commercianti. L’interpretazione letterale della norma faceva e fa propendere per la non applicabilità del rinvio anche a tali contributi, ma occorre rilevare altresì che, alla luce delle precedenti norme di sospensione introdotte nel periodo Covid, taluna dottrina ha ritenuto corretto (e chi scrive concorda con questa tesi) sostenere che la sospensione introdotta operi anche per la scadenza del 16/11/2020, semprechè ovviamente i contribuenti operino in settori di cui a una “zona rossa” o "arancio". C on un comunicato stampa del 15 maggio 2020, l’INPS precisa che la sospensione dell’obbligo di versamento riguarda anche i contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con scadenza 18 maggio 2020 (I° rata contribuzione sul minimale anno 2020) in presenza dei requisiti di cui ai commi da 1 a 5 dell’articolo 18 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. La stessa sentenza, tra l’altro, smentisce il contenuto della circolare Inps in materia di sospensione contributiva [2]: questa circolare, difatti, riteneva legittimo interrompere il pagamento dei contributi previdenziali solo per sospensione dell’attività dovuta a un congedo parentale, alla stagionalità o al servizio militare del titolare; in tutti gli altri casi, anche se l’attività non risulta effettivamente esercitata, la contribuzione sarebbe da considerarsi, secondo l’istituto, ugualmente dovuta. La Direzione centrale dell'INPS, in risposta alla nota del 19/11/2008 della Direzione Regionale Toscana, ha chiarito che, ad eccezione del servizio militare e del congedo parentale, non esistono motivi che determinano la sospensione degli obblighi contributivi per i contribuenti iscritti alle gestioni degli artigiani e degli esercenti attività commerciali. L’Istituto ha affermato infatti che nell’ambito della sospensione rientrano le rate (in scadenza nel mese di novembre) relative alle dilazioni dei debiti concesse dall’Inps in fase amministrativa (cosiddetti “avvisi bonari Inps”), ma – inspegabilmente - non rientra la terza rata dei versamenti dei contributi in scadenza da marzo a maggio, già sospesi dai precedenti decreti (DL Cura Italia, DL Liquidità e DL Rilancio), per il quale contribuente ha iniziato a versare al 16/9/2020 optando per la forma rateale, in 4 rate. Contributi Inps 2018 Per Artigiani E Commercianti, einzahlungen und auszahlungen bei fxflat, binbrnn robot x recenze, cerita pengalaman bagaimana mencapai kesuksesan dengan trading 974. Oltre alla sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali, l'INPS dispone anche lo stop al versamento dei contributi associativi dovuti da artigiani e commercianti: si paga entro giugno. A seguito di tale novità, l’Inps ha emanato una circolare [allegata al presente articolo, clicca sul tasto rosso "scarica il documento allegato", in fondo-->] che di seguito esaminiamo nei punti essenziali. A differenza dei professionisti, artigiani e commercianti non possono sospendere il versamento dei contributi se si ammalano, a meno che non si verifichi la sospensione totale dell’attività lavorativa. Sono numerose, negli ultimi tempi, le aziende che vorrebbero sospendere il pagamento dei contributi previdenziali, almeno per un periodo; i costi della contribuzione, infatti, sono sempre più pesanti e soprattutto, per quanto riguarda artigiani e commercianti, sono dovuti anche se non si è guadagnato nulla, nel corso dell’anno.. 13, comma 1, DL 149/2020 ) è intervenuto in materia di slittamento di alcuni contributi in scadenza lunedì 16. Quando, però, la situazione di sofferenza economica è da considerarsi soltanto temporanea, esiste un’altra possibilità per non versare i contributi Inps, che è quella della sospensione dell’attività. Approfondimenti sul decreto Ristori Bis>>>. Come anticipato nel precedente articolo , il decreto cosiddetto Ristori bis ( art. 13, comma 1, DL 149/2020) è intervenuto in materia di slittamento di alcuni contributi in scadenza lunedì 16. Iscriviti al Notiziario Quotidiano per ricevere gli articoli del giorno. Ma le novità del decreto ristori bis non si fermano a questa. Per effetto delle disposizioni di cui ai commi da 1 a 5 dell’articolo 18 del decreto-legge n. 23/2020, sono interessati dalla sospensione i contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali alla scadenza del 18 maggio 2020 (I trimestre 2020). Vediamo nello specifico cosa dovranno fare artigiani e commercianti per riprendere il versamento della rata INPS sospesa. Nella circolare rinveniamo poi una precisazione che ha giustamente riscontrato critiche. Come detto nell’articolo pubblicato giorno 11 scorso, la norma non fa alcun riferimento alla sospensione del versamento della terza rata dei contributi fissi IVS per artigiani e commercianti. Contributi INPS sospesi, proroga della scadenza per la ripresa del restante 50% dei versamenti.. La prima o unica rata potrà essere versata entro il 31 gennaio 2021, in luogo del termine ordinario del 16 gennaio, già automaticamente differito a lunedì 18 cadendo di sabato.. È il messaggio INPS n. 102, pubblicato nella tarda serata del 13 gennaio, a darne notizia. In altre parole, si è passati dalla sospensione di quanto dovuto in base alle retribuzioni del mese di novembre - da versare al 16/12/2020 - alla sospensione di quanto dovuto in base alle retribuzioni del mese di ottobre - da versare al 16/11/2020. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. Nel rispetto delle condizioni previste dal D.L. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. Per quanto riguarda la contribuzione obbligatoria dei liberi professionisti, di solito non ci sono problemi per gli iscritti alla gestione Separata: i contributi sono in effetti dovuti soltanto sui guadagni, a consuntivo. Ci viene chiesto se rientra nella sospensione anche la terza rata dei contributi INPS artigiani e commercianti in scadenza oggi 16 novembre 2020. Per approfondire: Riduzione contributi Inps artigiani e commercianti 2018. La sospensione può andare da un minimo di 60 giorni a un massimo di 2 anni. Grazie, Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. In questo articolo analizziamo la posizione dell'INPS sulla sospensione delle scadenze contributive, anche di artigiani e commercianti. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti, Riduzione contributi Inps artigiani e commercianti 2018. È quanto specificato, qualche anno fa, da un’importante sentenza del Tribunale di Firenze [1]. Come anticipato nel precedente articolo, il decreto cosiddetto Ristori bis (art. Diviene quindi importante approfondire quali siano i presupposti della sospensione che, se letti testualmente, lasciano aperti molti dubbi per quanto riguarda la posizione dei soci. La sospensione dei contributi per gli artigiani ed i commercianti è possibile quando viene totalmente sospesa l’attività lavorativa. Stocks & Currencies. Tale norma ha ripreso, adattandola, quella già prevista, per altre categorie di soggetti, dal decreto ristori (DL 137/2020). La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. Sospensione contributi INPS: a spiegare per chi e questa volta nel dettaglio è l’Istituto previdenziale stesso attraverso una circolare, la numero 52 del 9 aprile che fornisce maggiori specifiche a quella precedente n.37 e dunque al decreto Cura Italia.. Con il messaggio 9 novembre 2020, n. 4161, l’INPS comunica la ripresa dei versamenti sospesi Artigiani e Commercianti a causa dell’emergenza epidemiologica COVID-19, da effettuare in unica soluzione o tramite versamento rateale.In particolare, l’Istituto aveva già fornito, con il messaggio 20 luglio 2020, n. 2871, le istruzioni operative inerenti il versamento dei contributi sospesi. | © Riproduzione riservata La scadenza del 16 novembre della terza rata dei contributi fissi Inps dovuti da artigiani e commercianti è stata sospesa con il decreto Ristori Bis. Salve, avrei un dubbio che l’articolo non mi chiarisce. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Contributi Inps novembre: sospensione per zona gialla, arancione e rossa. Le aliquote contributive che devono essere applicate sul reddito degli artigiani e dei commercianti, per il 2018 sono pari al: Il reddito minimale sul quale la contribuzione deve essere versata è pari, come abbiamo già esposto, a 15.710 euro; di conseguenza il contributo minimale obbligatorio da liquidare ammonta a: Se il reddito eccede il minimale di 15.710 euro annui, si applicano le aliquote contributive esposte nel paragrafo precedente, sino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari, per il 2018, all’importo di 46.630 euro. Il successivo decreto Ristori bis ha invece cambiato criterio, facendo espressamente riferimento alla sospensione dei versamenti “dovuti nel mese di novembre 2020 di cui all’articolo 13 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137”. A confermare la ripartenza contributiva il messaggio Inps n. 2871 del 20 luglio 2020 relativo ai contributi Inps sospesi. Se la perdita o la sofferenza dell’azienda si protrae per diversi anni, l’unica soluzione consigliabile risulta, ovviamente, la cessazione definitiva dell’attività, con corrispondente chiusura della posizione Inps. Ma procediamo per ordine, e vediamo, dopo aver capito quanto deve essere versato a titolo di contribuzione, in quali ipotesi, per quanto riguarda i contributi Inps, si può sospendere il pagamento. Non dimentichiamo, in ogni caso, che il Jobs Act del lavoro autonomo [4] prevede, per i liberi professionisti ed i collaboratori, la possibilità di sospendere il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi in caso di malattia o infortunio grave, che impediscano di svolgere l’attività per un lungo periodo. [NdR: nel frattempo l'INPS ha cancellato la circolare n. 128 - quella allegata in fondo a questo articolo e l'ha sostituita con la circolare n. 129 del 13/11/2020], [si veda anche: Sospensione dei contributi dopo il Decreto Ristori Bis]. Sospensione dei contributi dopo il decreto Ristori Bis: luci e ombre dall’INPS, Sospensione dei contributi: il cambiamento di criterio per il mese di novembre, Il successivo decreto Ristori bis ha invece cambiato criterio, facendo espressamente riferimento alla sospensione dei versamenti “, L’estensione territoriale dei soggetti interessati, Applicazione oggettiva dei versamenti slittati, L’interpretazione letterale della norma faceva e fa propendere per la non applicabilità del rinvio anche a tali contributi, ma occorre rilevare altresì che, alla luce delle precedenti norme di sospensione introdotte nel periodo Covid, taluna dottrina ha ritenuto corretto (e chi scrive concorda con questa tesi) sostenere che, Imposta di Registro, Ipotecaria e Catastale, ISA Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, Balanced Scorecard - Lo Strumento per Monitorare l'Andamento Aziendale, Sospensione dei contributi dopo il Decreto Ristori Bis. We monitor 1 4 assets through London & US Market Sessions. Per i redditi superiori a 46.630 euro annui, l’aliquota aumenta di un punto percentuale; le aliquote contributive sul reddito oltre il minimale, pertanto, risultano determinate come segue: I contributi sul minimale di artigiani e commercianti devono essere versati, utilizzando il modello di pagamento unificato F24, in 4 rate di pari importo, entro le seguenti scadenze (valide per il 2018): I contributi eccedenti il minimale devono essere invece versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche: saldo 2017, primo acconto 2018 e secondo acconto 2018. Artigiani e commercianti. Se per un periodo il professionista non fattura, nulla è dovuto all’Inps, anche se potrebbero verificarsi dei problemi in relazione ai contributi da versare in acconto. La sospensione dell'obbligo del versamento dei contributi riguarda anche quelli dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali, con scadenza 18 maggio 2020 (I rata contribuzione sul minimale anno 2020), in presenza dei requisiti del decreto legge dell'8 aprile. Considerando che l’aliquota contributiva è pari al 24% per gli artigiani e al 24,09% per i commercianti, ogni anno questi lavoratori pagano all’Inps, rispettivamente, almeno 3.777,84 euro (3.770,40 contributo invalidità vecchiaia e superstiti, più 7,44 contributo maternità), se artigiani, ed almeno 3.791,98 euro (3.784,54 contributo Ivs più 7,44 contributo maternità) per i commercianti, anche se l’attività è in perdita. Con messaggio 1754 del 24.04.2020, l’Inps introduce le prime precisazioni in merito al decreto legge 23/2020 che sospende i versamenti dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi […] Viene infatti esteso l’ambito applicativo della sospensione anche ai datori di lavoro appartenenti ai settori individuati nell'Allegato 2 al decreto, che abbiano unità produttive/operative nelle "aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate dalle ordinanze del Ministero della salute". n. 23/2020, potrà essere sospeso anche il versamento dei contributi fissi artigiani e commercianti in scadenza il 18 maggio. Anche nel 2018 continuano difatti ad applicarsi, per questi lavoratori, gli sconti sui contributi Inps per over 65 e per chi aderisce al regime forfettario. Questa sospensione, che può avere una durata massima di 6 mesi, deve essere comunicata, proprio come l’avvio attività, con Comunica, il modello di comunicazione unica efficace nei confronti del Registro Imprese, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, dell’Inail e del Comune. Per gli iscritti ad altre casse (Avvocati, Consulenti del Lavoro, Commercialisti, etc. E’ appena il caso di rilevare che tale interpretazione trascinerebbe anche i contributi dei soci di società, e ovviamente in tal caso i requisiti andrebbero soddisfatti dalla società, e non dai soci. Sospensione contributi INPS per Covid: proroga al 31.1 Tempo di lettura: 3 minuti Nuove istruzioni INPS per il versamento della seconda tranche pari al 50% di contributi sospesi per Covid 19. L’Inps precisa che la sospensione dell’obbligo del versamento riguarda anche i contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con scadenza 18 maggio 2020 (I rata contribuzione sul minimale anno 2020) in presenza dei requisiti di cui ai commi da 1 a 5 dell’articolo 18 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23. ), è necessario verificare che cosa stabilisce l’ordinamento previdenziale della singola gestione, ossia se la cassa in questione prevede il versamento di un contributo minimo in misura fissa, anche senza fatturato, e se permette, in determinati casi, la sospensione dall’obbligo di pagare i contributi.
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