Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Questo manifesto, steso da Marinetti e apparso in francese sul«Figaro» il 20 febbraio 1909, fu poi pre-sentato in italiano sulla rivista «Poesia» diretta da questo stesso scrittore. La corsa può essere mortale ma per Marinetti e compagni, che escono dal fossato come redivivi è il segno che loro sono speciali, che sono uomini nuovi, che possono parlare al mondo e che il mondo li ascolterà. 3. […](segue una lunga parte in cui Marinetti insiste sulla giovane età del gruppo futurista, in cui i più vecchi ancora non hanno trent’anni, un gruppo che già sa che presto dovrà anche lui cedere il passo ai giovani che man mano verranno)Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo una volta ancora, la nostra sfida alle stelle! Sibilla Aleramo (1876-1960), *Una donna. 2 Vittoria di Samotracia: è la celebre statua greca (II sec. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Descrizione oggettiva del Manifesto del movimento futurista di Marinetti. Il padre lo vorrebbe avvocato come lui e quindi lo convince ad iscriversi alla facoltà di legge all’Università di Genova, dove si laurea nel 1899, sembra dunque avviato sulla strada del diritto ma la morte prematura del fratello maggiore e della madre lo spingono alla prima rivoluzione della sua vita: abbandonare tutto per la letteratura. 3. La morte della signora Gussoni (Delio Tessa): analisi e commento del componimento, “Adamo ed Eva”: una poesia di Pix Promenade, “La bottega dell’artista”: il nuovo libro di Pix Promenade, Sintesi capitolo 21 promessi sposi – riassunto breve, Analisi e riassunto del capitolo 26 dei Promessi Sposi di Manzoni, Analisi “Mirra” tragedia di Vittorio Alfieri, Il tramonto della luna – breve analisi poesia – Giacomo Leopardi – XXXIII canti, La palinodia al marchese Gino Capponi – analisi scritto di Leopardi, Aspasia – testo della poesia di Giacomo Leopardi, “Il Castello dei Destini Incrociati” (Italo Calvino): trama, recensione e prezzo, “Anima nella notte”: una poesia di Giuseppe Bonanno, “Angelo della Valle” (poesia di Giuseppe Bonanno), Storia e suddivisione in periodi della letteratura italiana, “Triste viaggio”: poesia dedicata al binario 21 di Milano (Corrado Cioci). 7. manifesto del futurismo testo. Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali. Lo spirito del futurismo trova grande espressione in questo testo, che racchiude quello che si può dire lo “spirito” del futurismo. Quello che i futuristi contestano è la visione romantica della donna, come essere fragile, racchiuso in ruolo stereotipato, a riprova di questo è il fatto che il Futurismo è stato il primo dei movimenti del ‘900 ad accogliere. Avevamo lungamente calpestata su opulenti tappeti orientali la nostra atavica accidia, discutendo davanti ai confini estremi della logica ed annerendo molta carta di frenetiche scritture.Un immenso orgoglio gonfiava i nostri petti, poiché ci sentivamo soli, in quell’ora, ad esser desti e ritti, come fari superbi o come sentinelle avanzate, di fronte all’esercito delle stelle nemiche, occhieggianti dai loro celesti accampamenti. Il 20 febbraio il Manifesto venne pubblicato sulla prima pagina del più prestigioso quotidiano francese Le Figaro. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. a.C.) della vittoria alata, senza testa, considerata uno dei capolavori dell’arte antica. 3. Avevamo vegliato tutta la notte – i miei amici ed io – sotto lampade di moschea dalle cupole di ottone traforato, stellate come le nostre anime, perché come queste irradiate dal chiuso fulgòre di un cuore elettrico. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. L’idea iniziale di Marinetti è essenzialmente rivolta allo svecchiamento del linguaggio poetico ma la sua oratoria e la sua capacità di divulgatore attraggono ben presto anche gli artisti di altri settori, nascono quindi le sezioni futuriste: poesia, pittura, musica, scultura, azione femminile, arte dei rumori, architettura, antifilosofia, antimorale e politica, ognuna con il proprio manifesto programmatico e manifesto tecnico. Non è un tipo Marinetti capace di seguire le orme e così, come si era opposto a una tranquilla e sicura carriera da avvocato, così da intellettuale e da scrittore non si accontenta di quello che offre il panorama europeo d’inizio Novecento. Davvero i futuristi credono nella possibilità di un mondo nuovo, davvero sono convinti che l’uomo possa incidere sulla Storia e determinarne il corso. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo. Questo manifesto sarà inizialmente firmato anche da Aroldo Bonzagni e Romolo Romani, nomi che successivamente lasciano il posto a quelli di Gino Severini e Giacomo Balla. UMBERTO BOCCIONI Architettura futurista. I punti più dibattuti sono quelli in cui si dichiara di voler annientare la memoria del passato attraverso la distruzione di musei e biblioteche (è però solo una provocazione), e quelli in cui si esalta la guerra (quasi tutti i futuristi si arruoleranno volontari e molti perderanno la vita). Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Un linguaggio potente, traboccante, carico d’entusiasmo, ma cosa dovrebbe fare un giovane poeta dopo averlo letto? Nel ’38 soltanto, lui, allattato da una nutrice sudanese, prende posizione contro le leggi razziali. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. I futuristi lanciano un grido al mondo e il mondo effettivamente li ascolta. Dal canto loro Mussolini e il fascismo ricambiano la simpatia, attingendo a piene mani al linguaggio futurista e alle sue suggestioni di forza e vitalità. Si dimentica quindi la ragione, che è piena e sovraccarica degli insegnamenti del passato e si corre, rischiando, verso il nuovo. Informazioni sulla fonte del testo ... cura dello Stato nella «Cassa Nazionale di previdenza per la invalidità e la vecchiaia degli operai» a far data dal primo giorno del loro effettivo servizio. Non propone quindi nulla di nuovo e la sua bellezza resta soltanto nello stile fortemente visionario, di intonazione profetica: Il 20 febbraio del 1909 Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) pubblica Fondazione e Manifesto del Futurismosul quotidiano francese “Le Figaro”. Il dinamismo, la velocità e il progresso industriale. […] Un’automobile ruggente, … Be’ in effetti questo Marinetti ancora non lo spiega…. EUCookieLawHTMLFragments[13] = "