La carità è quella che unisce e conserva tutte le virtù che rendono l'uomo perfetto. Ai cantori confraternali è affidata la trasmissione del repertorio dei salmi in latino prevalentemente “a cappella” e in modo polifonico. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Sì, mio Salvatore, mio Dio, io ti amo, io ti amo. Sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787) è il patrono dei teologi moralisti. Ogni ricorrenza ce l’ha. Un aspetto su cui si sofferma un articolo l'Osservatore Romano nel giorno della festa del Santo napoletano. Anche in questo caso, come Tu scendi dallastelle, si rimane colpiti dalla forza musicale innovativa della sua composizione. Qui insegna loro a leggere e li istruisce nella fede religiosa. A partire dalla metà dell’Ottocento, molti demologi raccolgono e pubblicano questi canti popolari sacri in numerose raccolte antologiche. Vescovo e Dottore della Chiesa, ha fondato la Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi). Vita e opere di Sant’Alfonso de’ Liguori (Mauro Colavita). Nel Cinquecento san Filippo Neri rinnova questa pratica rituale dando vita a un ricco repertorio di laude, il cui ricordo è ancora vivo in tante preghiere cantate in molte comunità legate all’esperienza degli oratori filippini. Visita a Maria Santissima di Sant'Alfonso Maria de Liguori Santissima Vergine immacolata e madre mia Maria, a voi che siete la Madre del mio Signore, la regina del mondo, l’avvocata, la speranza, il rifugio de’ peccatori, ricorro ogg’io che sono il più miserabile di tutti. Il compositore della celebre canzone, nel dicembre dell'anno 1754 si trovava a Nola, in provincia di Napoli, dove era stato chiamato a predicare la novena di Natale, e proprio lì ideò la canzone e la scrisse. Siccome in cielo ha distinto diversi gradi di gloria, così in terra ha stabiliti diversi stati di vita, come tante vie diverse per andare al cielo». Ogni stagione dell’anno ha la sua musica. Direttore editoriale: Pasquale Cuofano, La serie di Natale: 4 – Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra), Dal drago Draghi al museo pompeiano: tout se tient. Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), figlio primogenito di Giuseppe e Anna Cavalieri, nasce a Marianella di Napoli. Appartenente a una nobile e ricca famiglia napoletana, Alfonso Maria de’ Liguori nacque nel 1696. Fu un uomo di raffinata ed… 07/12/2020 . La ricerca del suono “unico” del gruppo corale li porta a stare così attaccati fisicamente tanto che il loro fiato si “deve” mescolare con quello dei confratelli vicini. “Tu scendi dalle stelle” venne composta nel lontano 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Nola, in provincia di Napoli. Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. Pubblicato da Elledici, collana … Pe ‘nsí agrille – co li strille, Sì, mio Redentore, mi pento soprattutto di averti disprezzato. Inclusione e integrazione nello Sport: le vittorie più importanti! Per noi napoletani sarebbe però bello rispolverare la primitiva versione dell’inno, cioè Quanno nascette Ninno, scritto forse nel dicembre del 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il primo ad utilizzare il napoletano per canti religiosi. La scoperta di questa realtà drammatica colpisce profondamente la sensibilità del giovane sacerdote, formatosi spiritualmente sull’esempio di grandi figure religiose come Francesco d’Assisi, Gaetano Thiene, Filippo Neri, Francesco di Sales e Teresa d’Avila. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori è un esempio di pastore zelante, che ha conquistato le anime predicando il Vangelo e amministrando i Sacramenti, unito ad un modo di agire improntato a una soave e mite bontà, che nasceva dall’intenso rapporto con Dio, che è la Bontà infinita. Questo esercizio della Via Crucis rappresenta il viaggio doloroso di Gesù Cristo, quando andò colla croce sulle spalle a morire sul Calvario per nostro amore; onde questa devozione dee prati-carsi con tutta la tenerezza, pensando di andare accompagnando il Salvatore colle nostre lagrime per compatirlo e ringraziarlo. Verso la fine del Settecento, questo repertorio si diffonde in ogni regione italiana diventando protagonista di tanti rituali del ciclo dell’Avvento. I canti natalizi sono intonati in ogni evento che ricorda la nascita di Gesù Bambino. Scritti di Sant’Alfonso Maria de Liguori: L'adorazione. ALFONSO MARIA DE LIGUORI nacque a Marianella da Giuseppe e Maria Cavalieri. Si racconta poi, seguendo il Vangelo di Luca, l’annuncio degli Angeli ai pastori che si affrettano ad andare a trovarlo, come vediamo rappresentato nel presepe napoletano del ‘700. Questa sera, alle ore 20, nella stessa modalità di collegamento, il teatro Verdi proporrà la magia delle zampogne e delle ciaramelle, unite ai canti della Novena di Natale interpretati dalla affascinante voce cantattoriale di Peppe Servillo e dai suoni di Ambrogio Sparagna. Sant'Alfonso Maria De' Liguori e la preghiera Cari fratelli e sorelle! Alfonso Maria de' Liguori - Tu Scendi Dalle Stelle - YouTube Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 39 del 26 ottobre 2017 Ogni stagione della vita ha la sua musica. Battendo ritmicamente le mani sulla poesia del Cantico delle creature si creava un gruppo di fedeli che si riconosceva nella comune fede e nella comune lingua. In particolare il repertorio legato al ciclo dell’Avvento e delle feste dei Santi patroni si caratterizza nell’impiego di singoli cantori solisti, talvolta accompagnati da piccoli gruppi strumentali, mentre i canti quaresimali, conosciuti come canti di Passione, devono essere sempre eseguiti in forma collettiva. Maje le Stelle – lustre e belle Se vedetteno accossí: Quindi si descrive l’adorazione del Bambino da parte dei pastori ed infine si parla della necessità di pentimento e di come, nonostante il sacrificio di Gesù, gli uomini continuino a peccare. S. Alfonso è uno dei santi più popolari del XVIII secolo. Impiegano l’italiano, il dialetto e il latino. Direttore responsabile: Flavio Cioffi Il silenzio che ci circonda non ci aiuta Il nostro desiderio spirituale ha avuto sempre bisogno di corpi che cantano, respirano e soffrono insieme. In Italia questo genere di espressività musicale religiosa ha avuto grande rilievo già a partire dalla esperienza francescana raggiungendo punte di grande intensità spirituale con la diffusione delle Laudi medievali che ancora vengono riproposte in molte aree della Penisola italiana. Io ti offro questo mio cuore ingrato, ma pentito. Certamente conosci il canto di Natale “Tu scendi dalle stelle” di Sant’Alfonso Maria de’Liguori, vescovo e Dottore.. Più difficile è che tu conosca anche la versione in napoletano, “Quanno nascette Ninno”: tra i Napoletani stessi non è facile trovare chi ne sia a conoscenza. In questo tipo di esecuzioni i cantori, anche quando alternano parti solistiche a forme responsoriali, si posizionano spesso in forma circolare per ascoltarsi meglio. De pressa se scetajeno ll’aucielle Oggi, in tempo di coronavirus, questo modo così “antico e passionale” di vivere l’esperienza della ricerca della fede come momento collettivo ci appare in crisi. Jette a chiammà li Magge ‘a ll’Uriente. In tutto il territorio italiano la tradizione dei canti popolari sacri è ancora largamente diffusa. La sua fede nel valore del diritto è assoluta ma nel 1723 crolla a causa di una dura sconfitta professionale. E zompanno accà e allà; 1, 1-5)L'amore di Cristo Tutta la santità e la perfezione di un'anima consiste nell'amar Gesù Cristo nostro Dio, nostro sommo bene e nostro Salvatore. Fra i canti quaresimali più originali sono da ricordare L’Orologio della Passione, che descrive le ultime 24 ore della vita del Nazareno, e La Morte di Gesù Maria s’affanna, che ricorda nelle varie trasposizioni dialettali alcuni passi dello Stabat Mater di Jacopone da Todi. Fra queste alcune diventano famosissime, come Tu scendi dalle stelle, Quanne nascette Ninno e Fermarono i cieli. Composto nel 1754 a Nola, in provincia di Napoli, da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, è in realtà nell’originale un canto natalizio in napoletano, intitolato Quanno nascette Ninno. A loro, (flagelli, spine, chiodi e lance) Alfonso si rivolge supplicandoli affinché essi possano trasferire su di lui il dolore che hanno provocato al corpo di Cristo. In quelle legate al ciclo natalizio egli traduce il senso dello stupore e della gioia riportato dai testi evangelici, consegnandoci dei veri e propri capolavori. Allora perché nel 1754 Sant’Alfonso, dottore della Chiesa, utilizza il napoletano? Qui Alfonso costruisce la struttura narrativa impiegando un’originale formula poetica che attribuisce agli oggetti della Passione del Cristo una particolare forma di personificazione. Sant’Alfonso continua ed emancipa questa grande tradizione di catechismo cantato, componendo canzoncine spirituali legate al calendario liturgico. Quest'opera, pubblicata nel 1758, fluì quasi spontanea dall'anima serafica di sant'Alfonso M. de Liguori, che la intitolò Novena del Santo Natale colle meditazioni per tutti i … Egli elabora un concetto di vita morale e pastorale per tutti, ponendo come principio la chiamata universale alla santità, non riservata solo a pochi, ma proposta ad ogni cristiano. All Right Reserved. In particolare Tu scendi dalle stelle, composta intorno al 1754, riscuote subito un successo straordinario, tanto che nel 1769 viene pubblicata e diffusa sul tutto il territorio nazionale, diventando così il primo esempio di canzone italiana. Nelle prime strofe si descrive la trasformazione del mondo a causa di questo evento Co tutto ch’era vierno, Ninno bello, / Nascetteno a migliara rose e sciure. Da oltre 250 anni le composizioni di Alfonso Maria de' Liguori, come la celeberrima "Tu scendi dalle stelle", parlano al cuore dei fedeli con la forza semplice dei canti popolari. Il tuo contributo per una grande missione: Copyright © 2017-2021 Dicasterium pro Communicatione - Tutti i diritti riservati. In particolare nel repertorio delle ninne nanne, fra cui spicca la più famosa Viene suonno da lu cielo che con l’incipit “viene suonno da lu cielo” costituisce un modello per tutte le ninne nanne tradizionali italiane. / Pe ‘nsí o ffieno sicco e tuosto / Che fuje puosto – sott’a Te, / Se ‘nfigliulette, / E de frunnelle e sciure se vestette. Me ne pento e ti amo con tutta l'anima. Correva l’anno 1754 quando Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrisse i versi di uno dei più popolari canti natalizi per raccontare ai suoi villani, poveri e analfabeti, il mistero del Natale. La sua vita si è prolungata al di là del 90 o anno. Appartenente a una nobile e ricca famiglia napoletana, Alfonso Maria de’ Liguori nacque nel 1696. Se proprio non viene bene ascoltiamo la straordinaria interpretazione che ne dà la Nuova Compagnia di canto popolare. Quanno nascette Ninno a Bettlemme I paesaggi rurali storici: la bonifica Leopoldina in Valdichiana, Porti campani: la relazione di fine mandato del Presidente Spirito. In quest’ottica perché privare gli umili delle campagne o delle montagne del Regno di Napoli della partecipazione attiva al rito attraverso la forma più unificante di arte? Decevano, lo Dio, che nc’ha criato. Il Santo dell'epoca dei Lumi, aveva una personalità poliedrica: fu musicista, compositore, poeta, scrittore, teologo. Tu scendi dalle stelle o re del cielo e vieni in una grotta al freddo e al gelo l’abbiamo cantata tutti, grandi e piccoli, in coro o anche da soli, forse anche fuori stagione, in un momento particolare della nostra vita, quando sembra necessario chiedere aiuto al Dio Uomo. L’esperienza del dialetto umbro sappiamo che rimase un unicum nel panorama linguistico dell’Italia in cui prese poi il sopravvento il fiorentino. 316-318). Il testo napoletano, tradotto poi in italiano dallo stesso Santo e diventato Tu scendi dalle stelle presenta numerose varianti a seconda delle edizioni, frutto in parte di interventi successivi dello stesso autore, ma altre da attribuire alla tradizione popolare che presto si impadronì del brano. Sono canti che provengono da origini antiche. Alcune camminano scalze con grandi ceri in mano e vengono sostenute lungo il tragitto da “consorelle” che si alternano nell’esecuzione delle forme iterative antifonali come quelle tipiche di alcune canzoncine spirituali settecentesche attribuite a sant’Alfonso Maria dei Liguori, il più importante autore di canti popolari sacri italiani. Il successo editoriale consente la formazione di un genere musicale specifico assai originale ed innovativo in quanto introduce in ambito popolare l’uso di strofe, ritornelli e interludi strumentali. Dotato di spiccate qualità intellettuali, a soli 16 anni conseguì la laurea in diritto civile e canonico. Cos'è l'adorazione; Chi può adorare; Come si adora; Dove si adora; Quando si adora; Perché adorare; Preghiere di adorazione; Rosari Eucaristici; Canti di adorazione; Scritti sull'Eucaristia. Acquistalo su libreriauniversitaria.it! Cantanno de na forma tutta nova: E’ l’autore delle parole e della musica di uno dei canti natalizi più popolari in Italia e non solo: Tu scendi dalle stelle. Per noi napoletani sarebbe però bello rispolverare la primitiva versione dell’inno, cioè Quanno nascette Ninno, scritto forse nel dicembre del 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il primo ad utilizzare il napoletano per canti religiosi. I, pp. Sant'Alfonso Maria de Liguori è chiamato "il santo della preghiera" perché continuamente insegna e raccomanda la preghiera. Dalle “Opere Ascetiche” di Sant’Alfonso Maria de Liguori, (CSSR, Roma 1933, Vol. E’ l’autore delle parole e della musica di uno dei canti natalizi più popolari in Italia e non solo: Tu scendi dalle stelle. Ricorre oggi la memoria liturgica di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa, fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, Redentoristi, patrono degli studiosi di … Si tratta infatti della prima canzone popolare italiana moderna, che diventerà, grazie alla sua tipica forma tripartita, modello strutturale per tutta la produzione di canzoni in italiano dalla fine del Settecento fino a oggi. Tu scendi dalle stelle di Sant’Alfonso Maria De Liguori. La loro esecuzione è affidata sempre a gruppi di cantori numerosi che possono far parte sia di organizzazioni religiose penitenziali, come le Confraternite, che di gruppi spontanei. Nato a Napoli il 27 settembre del 1696, è patrono degli studiosi di teologia morale e dei confessori. Una santità inclusiva che non poteva prescindere dall’accoglienza dei più umili e ignoranti. Ma se proviamo a riavvicinarci alla storia di questo straordinario mistico settecentesco, che amava il suono delle zampogne e dei tamburelli, le sue canzoncine spirituali ci donano grande conforto. Immediatezza e calore. 22 persone sono state qui. Proviamo a cantarlo insieme nella versione originale. Era notte e pareva miezo juorno. Di fondo, dice Sant’Alfonso, la santità è alla portata di tutti. E a chiù lucente Fondò una nuova congregazione religiosa, compose centoundici opere tra grandi e piccole e per 13 anni fu vescovo di sant’Agata dei Goti. In molte di queste raccolte ritroviamo tracce della presenza del repertorio di sant’Alfonso. È così che conosce i luoghi impervi dell’Appenino meridionale, territori lontani dalla ricchezza della capitale e pieni di miseria, malaria e pestilenza. Ed è in questo clima che Alfonso comincia a comporre le sue canzoncine spirituali dove descrive con grande semplicità e passione l’amore di Dio per gli uomini. Il più famoso canto italiano "Tu scendi dalla stelle" nacque più di 250 anni fa in Campania da Sant'Alfonso Maria dè Liguori. VIA CRUCIS CON SANT'ALFONSO MARIA DE LIGUARI DEL 1751. Usa il dialetto, che nel contatto con i più umili non diviene soltanto veicolo di trasmissione del messaggio evangelico ma anche strumento di raffinata poesia. Nato a Napoli il 27 settembre 1696 e morto a Nocera dei Pagani il 1º agosto 1787, fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, i Redentoristi, è stato un autore molto prolifico di testi teologici e spirituali e anche di celebri canti, come Tu scendi dalle stelle. Il padre è uno dei più importanti amministratori dei quartieri della capitale del regno. Fra il suo repertorio di canzoncine spirituali quaresimali spicca il bellissimo O fieri flagelli. Dalla tradizione letteraria sappiamo che il dialetto umbro di San Francesco e di Jacopone da Todi, nel Duecento, richiamava frotte di credenti di scarsa cultura ma di forte credo religioso a cantare le lodi del Signore. Un mistero che da duemila anni ispira pittori, scultori, poeti e che ogni anno si incarna nel silenzio magico del presepe. Rientro a Scuola – 1°Febbraio 2021. Il giovane prete comincia ad adunare di sera presso alcune cappelle di Napoli ogni sorta di gente del popolo. Fu pittore della scuola di Solimene, e all'età di diciannove anni dipinge la tela del Crocifisso, nonchè il volto del di Maria. All’età di dodici anni si immatricola all’università partenopea e dopo aver sostenuto un esame di retorica con Giambattista Vico ottiene nel 1713 il dottorato in diritto civile e canonico. Così, facendo il missionario ai “lazzari”, insegna i fondamenti del Cristianesimo, li rende protagonisti dei cerimoniali liturgici e perpetua l’uso consolidato del canto popolare come forma “speciale” di catechismo. Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere ogni giorno gli ultimi articoli nella tua mailbox. Come descrive Nino Fasullo, attento studioso alfonsiano, «davanti al Bambino Gesù de’ Liguori è come fuori di sé, in estasi colmo di gioia». Il mese di agosto inizia con la memoria di un santo molto devoto della Vergine: Alfonso Maria de’ Liguori. Si tratta di un repertorio di grande intensità evocativa che descrive in maniera semplice ma commovente fatti salienti della narrazione evangelica. Antonio Maria Tannoja, discepolo e testimone oculare della vita del santo e suo memorialista, riporta che dopo un periodo di grandi travolgimenti interiori, Alfonso decide di dedicarsi alla promozione dei poveri e di «vivere il resto della sua vita tra stalle e capanne e a morirvi tra pastori e contadini». All’arte retorica cerimoniosa dell'epoca preferisce quella semplice e immediata. Grazie alla sua grande capacità rappresentativa O fieri flagelli è ancora oggi, a distanza di oltre due secoli dalla sua diffusione, largamente utilizzata in tanti rituali penitenziali, in particolare quelli legati al periodo quaresimale. Sant'Alfonso Maria de Liguori, Libro di Ezio Marcelli. GT Editrice srl – via Cesario Console 3, 80132 Napoli, @2017 - Gente e Territorio. In particolare il Natale. Pur prive di trascrizioni musicali specifiche, queste “poesie cantate” costituiscono oggi una fonte essenziale per la riscoperta di un repertorio ancora largamente praticato in tante comunità della Penisola, in particolare in quelle aree periferiche dove la cultura contadina rappresenta ancora un segno connotativo. Si tratta di canti dall’impianto musicale semplice che traggono spunto da temi popolari. Forse… Egli però sa bene che il dialogo con Dio nasce da un cuore che accoglie la Parola e la medita. Scritti dei Papi; Scritti dei Santi; Testimonianze; Schemi di adorazione; Miracoli Eucaristici. Inoltre, attorno a questo piccolo gioiello musicale di pietà popolare negli ultimi anni è nato un grande interesse a opera di molti gruppi musicali che ne hanno ripreso l’impianto melodico settecentesco in modo minore creando delle originali elaborazioni sia per organici corali che strumentali. Chiudiamo questa rassegna di canti di Natale con Tu scendi dalle stelle, un canto natalizio tutto italiano. Dopo una grave crisi esistenziale decide di abbracciare lo stato ecclesiastico ricevendo l’ordinazione sacerdotale nel 1726. Era questo il motivo conduttore delle Meditazioni sul Natale di sant’Alfonso Maria de’ Liguori cercare di aiutare gli uomini a vivere il Natale con amore, con fede, ma soprattutto con sentimento cristiano. parroco dal 15 marzo 2015 don Rocco Santorsola, succeduto a … È così intensa questa richiesta di partecipazione da assumere nella struttura melodica del brano la funzione caratterizzante di ritornello. Dotato di spiccate qualità intellettuali, a soli 16 anni conseguì la laurea in diritto civile e canonico. bontà di Dio. Quelle poesie cantate, semplici ma intensamente profonde, risuonano come straordinaria richiesta di perdono affinché Iddio ci conceda, anche nel nostro tempo quotidiano, la speranza di continuare cantare e pregare tutti insieme unendoci  al Mistero della croce. Dalla «Pratica di amare Gesù Cristo» di sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo(Cap. Proseguiamo il nostro viaggio tra i canti natalizi più famosi: vediamo la storia e l’origine di Tu scendi dalle stelle, un tradizionale canto di Natale italiano…. Preghiera. I canti della Chiarastella (nome con cui questo genere musicale viene definito in alcune aree dell’arco alpino) hanno diverse caratteristiche: alcuni hanno funzioni narrative e descrivono vari episodi tratti dai racconti evangelici o dalle vite dei santi; altri sono canti di questua augurali come le novene degli zampognari di fronte ai presepi; altri invece sono canti infantili, come filastrocche, ninna nanne e canti enumerativi. Da oltre 250 anni le composizioni di Alfonso Maria de' Liguori, come la celeberrima "Tu scendi dalle stelle", parlano al cuore dei fedeli con la forza semplice dei canti popolari. Spesso durante tutto il percorso nei gruppi femminili ogni donna canta tenendo sottobraccio l’altra. Immediatezza e calore. Un modello iterativo incisivo che si articola su un tempo di durata più lungo rispetto alla strofa. Sant’Alfonso perdonerà…. È nato, è nato, Scriverà nella Selva di materie predicabili (1760): «Dio vuol salvi tutti, ma non per le stesse vie. La chiesa fu voluta proprio da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che affida i lavori all’architetto regio Pietro Cimafonte.Costruita tra il 1756 e il 1824 essa è dedicata a San Michele Arcangelo (come suggerisce la grande tela posta nel coro alle spalle dell’altare) come segno di affidamento per le tante peripezie incontrate nel corso della sua edificazione. E questo ci sgomenta. Non tutti sanno che però i canti più conosciuti, come “Quanno nascette Ninno” e “Tu scendi dalle stelle”, furono scritte dal “celeste Patrono di tutti i confessori e moralisti” Sant’Alfonso de’ Liguori. Si comunica che ai sensi dell’Ordinanza regionale n°3 del 22/01/2021 le attività didattiche riprenderanno in presenza dal 1° Febbraio 2021.Le modalità organizzative saranno comunicate successivamente con nota esplicativa e dettagliata, circa gli orari d’ingresso e di uscita e numero di classi ammesse alla frequenza in presenza. Il testo in antico napoletano testimonia l’atteggiamento affettuoso e la delicatezza senza misura in cui Alfonso ama rivolgersi a Gesù Bambino. E così facendo abbiamo per secoli cercato quell’unione “carnale e spirituale” al Mistero della croce. Durante la Quaresima il cantare insieme, sia all’unisono che in forma polifonica, rafforza il valore simbolico della devozione di ogni singolo cantore che “ricerca” la sua voce nelle voci degli altri cantori che ha vicino. Grazie all’azione del canto collettivo la comunità ritrova il proprio senso spirituale comune e rafforza quei valori simbolici che caratterizzano la narrazione evangelica quaresimale. Egli, come teologo, ricupera una fondamentale unità della vita cristiana, basata sull’amore di Cristo Gesù all’uomo. Alcuni traggono spunto da narrazioni popolari ispirate ai vangeli apocrifi, altri da forme di drammaturgia liturgica medievale, altri ancora sono elaborazioni di racconti popolari legati a personaggi evangelici. Sin dall’inizio della sua attività pastorale si occupa di promuovere gli umili, compiendo numerose missioni nelle campagne e prodigandosi in un intenso apostolato nei quartieri più poveri della città. Un aspetto su cui si sofferma un articolo l'Osservatore … Gesù mio, abbi pietà di me. Fra queste le più conosciute sono Gesù mio con dure funi, O fieri flagelli.

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